
SEGNALAZIONE USCITA: Desiderare

Dalla prefazione di Alfredo Rienzi
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Procedendo con la lettura attenta di Desiderare, il lettore si potrà trovare a contemperare la spinta a un passo fluido e scorrevole, che sempre però vorrà portarlo ben sotto la superficie, e la necessità di trasportarsi e sostare nei passaggi e nei paesaggi della raccolta.
E sarà facile ritrovarsi a fianco di Stefania Bortoli, nel suo andare, tra i tempi della vita, le sue presenze-assenze e i respiri della Natura. Ci dice anche senza reticenze dove e quando trovarla:
«Tra la realtà umana
e il mondo vegetale-animale
vivo il presente».
Da Memoria e Natura di Alfredo Rienzi
Dalla silloge
Da III - CONFINI D’ACQUE E ISOLE Nella notte tropicale I. Case colorate – finestre senza vetri. All’interno della casa amarilla scroscia, batte tamburi la pioggia. Penetrano l’odore resistente del fogliame il rumore della vita animale della foresta le tracce olfattive nelle narici. In questa notte illune i sensi e la terra si rigenerano nel giardino tropicale. II. Frammenti di corteccia – semi – petali sgualciti foglie umide lungo interminabili linee di scudi trasportate come piccole corazze – Tracciano cammini le formiche rosse infaticabili – l’operosità della natura che mai s’arresta. La presenza invisibile degli uccelli che si sfiorano. III. Verso l’alba arriva l’urlo acuto ancestrale vibra nelle orecchie l’urlo da lupo, rimbalza tra i rami facendo oscillare la foresta di bambù. Alle cinque del mattino senza esitazione – puntuale ruggisce il Mono Congo Questa mattina la scimmia urlatrice non riceve risposta. È come scendere nella totalità dell’ombra. IV. Appeso sulla cima dell’eucalipto c’è un bradipo piede lento. Vive nascosto nell’intricata vegetazione verde scura. Mimetizzato nei verdi riflessi del mantello dorme, dorme con gli occhi aperti – e osserva le cose con la testa capovolta. L’albero è la sua casa solitaria lasciata in dono da sua madre quand’era piccolo. Per avere durevolmente cura di lui e renderlo più solitario e libero. Nota «bradipo piede lento»: comp. di bradi e del gr. podós ‘piede’; prop. dal piede lento.