Di un’altra voce sarà la paura di Yuleisy Cruz Lezcano

“Di un’altra voce sarà la paura” è la rappresentazione del mondo con la parola che sembra essere impossibile in nessun’altra analisi di realtà.

La scelta di Yuleisy è un senso soggettivo il cui significato è lasciato al lettore: e ogni testo, preciso e indubitabile, nasce per questa volontà non tanto di raffigurare quanto di interagire e smitizzare con strumenti privi o quasi di risonanze personali.

In queste poesie troveremo gesti dalla vita quotidiana, frammenti di cronaca o eventi, senza mai farsi sottomettere da un intento retorico o banale la poesia diventa un bisturi impietoso incide e lascia il segno. L’autrice è veggente, ma a volte è anche un tramite, l’anello di congiunzione tra l’uomo e le cose e la loro ragione d’essere.

L’autrice sente l’esigenza di non trascurare ogni minimo dettaglio della vita quotidiana al fine di ricondurla a un salvifico dibattito morale. È questo l’asse portante su cui scorre “di un’altra voce sarà la paura “ che contiene i tempi di una poesia fondata su atti quotidiani per comprendere le nuove necessità troppo spesso inondate da una produzione verbale narcisistica. La scrittura di Lezcano è lineare ed  essenziale tanto da poter essere definita con due due semplici vocaboli: il gesto e la parola. Due momenti vitali che procedono parallelamente proponendosi ciascuno con la forza necessaria per collegarsi a concetti e sentimenti, il gesto certamente è tratto dall’autobiografia è aderente alla realtà del mondo del suo mondo e conduce a interrogarsi sugli accadimenti che lo contrassegnano al fine di portare il lettore verso la personale ricerca di un ordine in cui formulare giudizi e scelte. La parola o meglio le parole sono leggi, concetti astratti sottesi al gesto e capaci di lasciare intravedere il senso della vita avvertendo tuttavia che esso può essere scoperto al termine di una sofferta ricerca introspettiva e non può essere inventato per sfuggire la fatica quotidiana e non può essere determinato per opportunistica convenienza.

L’autrice varca nuove soglie dell’anima in una lettura intensa alla radice del significato in cui si può cogliere forse inconsapevolmente il monito ad affrontare la vita con generosità e con pienezza perché lì è la sorgente della conoscenza, da lì trae linfa la tensione a più avanzati traguardi.

Poesie che danno continuità alle emozioni che animano i cuori di quanti si adoperano esaltando alla bellezza della mente della natura della fede nella vita.

Claudio Ardigò