6090 (SessantaNovanta) di Diego Baldassarre

Recensione

La poetica di Diego Baldassarre non delude mai, anche se nelle prime pagine le sue poesie tendono ad essere più costruite, quasi artificiali, come se lo specchio che imprigiona il poeta proponesse un riflesso non suo, ad un certo punto, però, il poeta decide che il tempo a disposizione esiste ed è altrove, è necessario allontanarsi, sparire, lasciando delle tracce di inchiostro per chi lo cercherà, per ritrovare se stesso, allora lì il nervo del suo verso torna prepotente, il guizzo del genio ricomincia a brillare.

Moka

…Col fucile in mano…

Si procedeva col fucile in mano

senza aver certezza

di un nemico di un assalto di un bottino

Così

per provare l’ebbrezza dei soldati

a due passi dal bosco

Nel giardino di casa

vicini alla fontana

pronti a ricaricare con munizioni d’acqua

Eravamo già grandi