L’ira notturna di Penelope di Antonella Sica

L’ira notturna di Penelope di Antonella Sica

Dalla prefazione di …

[…] La notte è luogo per eccellenza del Femminile, e i versi di Antonella Sica si rivelano così essere soprattutto un’esplorazione in chiave anche mitica e simbolica del Femminile, il cui altro elemento d’eccellenza è l’acqua, la quale abita anch’essa questi versi che si confrontano di continuo con la vastità, insieme rasserenante e inquietante, del mare.

Recensione

L’ira notturna di Penelope è una trama nascosta che conduce alla scoperta; l’ira è il monologo del proprio vissuto e la certezza di non sapere molto, ma anche la prontezza della meraviglia, l’ira è un atto di fede che alimenta il fuoco della ricerca, attraversa con sguardo femmineo il mondo, con gesti ripetuti, talvolta incauti. L’osservazione dalle finestre delle case, in cui ha respirato la Penelope dei giorni nostri, in cui è cresciuta e cambiata, addirittura attraversandone le stanze come fossero le proprie viscere; nella pressante quotidianità che la rende fuori luogo e in tutti i luoghi, in cui comprendere la propria gestazione interiore femminile. È la poesia la forza per ricominciare tutto da capo, se necessario: strappare, cancellare, urlare amore, dolori, rivincite, riscatti e poi tornare al mare che riluce di quella presenza costante dove l’autrice sa di poter naufragare per riemergere sempre più forte.

Moka