Dalla prefazione di Ilaria Grasso
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Io – di mio – ringrazio Doris per aver messo a nudo un femminile non consueto, cocciuto, dignitoso e assai profondo. E chissà
se Doris e noi con lei scopriremo che non sempre la rima è necessaria alla felicità. E che anzi – proprio nell’asimmetria – ci sono angoli di felicità che ci attendono e non vedono l’ora di essere vissuti. Buona lettura!
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Nota
La poesia di Doris è incontro tra anima-anima e anima-le, tra le costole e le scapole bagnate dalla pioggia, baciate da un sorriso. Il suo amore per la parola è scapigliato e minuzioso, nudo e piumato, delicato e sporco gioco bambino, è nero e silenzioso, è un luogo dove rifugiarsi e chissà se ritrovarsi sia necessario.
Moka
Poesia tratta dalla silloge
Nel corpo Il sangue è mare d’Oriente ove aspetto l’approdo del respiro. Aspra duna del deserto la pelle tira il traino del tempo. Nel solco lieve delle rughe le strade buone che non ho percorso. Il cuore batte a dispetto.