Porta le mentine di Carlo Lottek Landriscina

Porta le mentine di Carlo Lottek Landriscina

Dalla sinossi

Una vita vissuta tra Milano e Lesa, sul Lago Maggiore, con poche deroghe ad altri luoghi. In mezzo, tante storie con una schiera di personaggi stravaganti. Vicini di casa scombinati e ragionieri intolleranti, normali malati e saggi alcolisti, sirene deluse e sognatori perduti, il pesce strego e la tigre vegetariana. Ma anche mostri alla Lovecraft e alieni più o meno bonari. Ci sono episodi più reali, quelli che arrivano dal passato ed entrano nel presente. Ed episodi che rivelano vecchi amori, come Omero, Tiziano e Buzzati. Non mancano momenti più meditati e intimisti, quando emergono situazioni dell’infanzia, il ricordo di qualcosa e di qualcuno, la riflessione sulle tematiche dell’uomo. In gran parte delle storie, protagonista è la donna, in forma umana o favolosa, vista magari in modo iperbolico ma oggetto e soggetto di un tributo sincero. Tutto questo accade in uno spazio tra due punti: Milano e il lago. Ma anche altrove.

Recensione

Una raccolta di racconti in cui ci sono tutti i baluardi di gioventù e di vita dell’autore, dove si galleggia, dall’inizio alla fine, tra la sua spiccata ironia e la costante malinconia. Una scrittura intelligente, sarcastica, quasi caustica, in alcuni racconti, nostalgica con sfumature poetiche in altri. Una scrittura pulita con la ciliegina: una frase spiazzante che racchiude tutto il discorso e dà una sferzata al lettore. 

“Porta le mentine” è il circo della vita dell’autore, ma tutti noi possiamo trovare un personaggio che abbia fatto parte della nostra, potremmo persino riconoscere noi stessi. 

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