PONTILI POETICI – Numero ZERO

PONTILI POETICI – Numero ZERO

Eccoci, partiamo!

La crociera di oggi riguarderà due tempi verbali. Entriamo dunque nel vivo grammaticale.

Vi assicuro che nessuno soffrirà di mal di mare!

Trascrivo qui, in versione bilingue, come sempre accadrà anche nelle future “puntate”, un canto, un’ode, una melodia con parole sgorgatami dal petto alcuni anni fa e che di tanto in tanto mi vado ripetendo, un mo’ di mantra personale. Lo faccio, come ho detto, per condividere con voi ciò che so, per mestiere, e ciò che ho, per passione: la conoscenza della Lingua Spagnola e l’interesse a convertire testi poetici dalla mia lingua madre allo spagnolo e viceversa.

             Oooh, Bellezza,                           Oooh, Belleza,                                 

             tu mi hai creata.                          tú me has engendrado.

             Ooooh, Bellezza,                          Oooh, Belleza,

             tu mi attiri ancora per-               todavía me atraes por-

             ché oooh Bellezza,                       que, oooh oh Belleza,

             tu sei il mio destino.                     tú eres mi destino.

             A te, a Te ritornerò,                     A ti, a Ti regresaré,

                                           (si ripete tutto)

             oh-oh-oooh Bellezza,                 oh-oh-oooh Belleza,

             tu mi hai creata…                       tú me has engendrado…

Come vedete in una manciata di versi si possono incontrare vari tempi verbali: in questo caso il Presente, il Passato prossimo e il Futuro Indicativo.

A parte una dozzina di verbi e i loro composti, che hanno una radice irregolare, il futuro indicativo ha una morfologia molto lineare in Spagnolo: si forma infatti aggiungendo all’infinito del verbo la desinenza relativa alla persona (io tu egli noi voi essi):

Viaggerà molto quest’anno. VIAJARá mucho este año.

Parleremo di tutto. HABLARemos de todo.

Ci canteranno la nuova canzone. Nos CANTARán la nueva canción.

Per quanto riguarda il passato prossimo, occorre l’ausiliare “avere” (coniugato al presente) seguito dal participio passato del verbo. Quest’ultimo si ottiene saldando alla radice del verbo la desinenza -ADO per i verbi terminanti in -AR, e la desinenza -IDO per i verbi terminanti in -ER e -IR.

Cosa avete mangiato? Qué habéis comido?

Donde hai lasciato lo zaino? Dónde has dejado la mochila?

Ti ho preparato la pizza. Te he preparado la pizza.

Ci sono ovviamente dei participi irregolari, li trovate nell’infografia qui sotto. E sappiate che in spagnolo quando parliamo di un tempo già conclusosi, fosse anche solo IERI, non si può usare il Perfecto, ma occorre utilizzare l’Indefinido. La traduzione per noi italiani resta però quella al passato prossimo. Esempi: ieri ho incontrato Paola. (Ayer encontré a Paola).

Due giorni fa siamo andati alla mostra. (Hace dos dias fuimos a la exposición).

Nell’infografia del futuro avrete già visto quali sono i pronomi personali soggetto:

Yo, tú, él, ella, Usted, nosotros, vosotros, ellos, ellas, Ustedes.

Usted e Ustedes sono usati nelle forme di cortesia, per dare del “lei” .

Puede usted cerrar la ventana?   Può chiudere la finestra?

Atiendan ustedes aquì. Aspettino qui.

Alla prossima!                                                                                                                                 

Miriam Bruni