SEGNALAZIONE USCITA: L’occhio verde dei prati
Dalla postfazione di Riccardo Deiana
Nell’eliotiana waste land che è il presente di Donatella Nardin, in cui «nessuno / sussurra più» il bene e il cielo è «infuocato da guerre / e da siccità», è alle madri, forze archetipiche e rigeneranti, che è affidato il compito della salvezza terrena (Infanzia violata). È su di loro che la poetessa carica e proietta la speranza, altrimenti sottile e muta (così in Tra cuore e bocca). Anche se talvolta non riescono a salvare («non bastò, non bastò la madre»), è comunque in loro che la fiducia viene programmaticamente riposta: «Scegli per me tra tutti i possibili / mari futuri quello dei baci […]». Per Fortini la speranza era l’accertamento di un vuoto; per Camus una comoda illusione cristiana; per Amelia Rosselli «un danno forse definitivo»; per Nardin è qualcosa che non muore solo se è gratuita. Un’idea forte e interessante: se la speranza è materia di scambio o richiede una contropartita; se diventa il frutto da contendersi e su cui accordarsi a un faticoso tavolo multilaterale; se decade in purezza perché sottoposta alle oscillazioni del mercato; allora, suggerisce Nardin, parliamo di un’altra, ibrida, falsa e vuota cosa. Le madri, facendo «mondo altrove», come recita il bellissimo verso della poesia a loro intitolata, rendono gratuita la speranza.
Dalla silloge (ita/ing)
Le madri Si è riempito di buchi dolenti il cielo infuocato da guerre e da siccità. Senza dirlo a nessuno, le madri hanno raccolto in sé i figli e sono fuggite a fare mondo altrove lì dove, in pura nostalgia di pace e di unità, potranno sottrarre al tempo giorni migliori nei bimbi deporre ossa e vertebre miti purissimo un sangue nuovo e ritrovato un futuro, speranza che non muore nella sua gratuità. The mothers The sky burning with wars is filled with sore holes and drought. Without telling anyone, the mothers gathered and held tightly their children and fled to create another world elsewhere, in pure longing for peace and union, they will borrow better days to time, giving children good bones and gentle vertebrae new and pure blood and a new-found future, an eternal hope in grace.