SEGNALAZIONE USCITA: Desiderare

SEGNALAZIONE USCITA: Desiderare

27 Settembre 2023 0 Di mokaend

Titolo: Desiderare

Autrice: Stefania Bortoli

Editore: Arcipelago itaca

Dalla prefazione di Alfredo Rienzi

[…]

Procedendo con la lettura attenta di Desiderare, il lettore si potrà trovare a contemperare la spinta a un passo fluido e scorrevole, che sempre però vorrà portarlo ben sotto la superficie, e la necessità di trasportarsi e sostare nei passaggi e nei paesaggi della raccolta.

E sarà facile ritrovarsi a fianco di Stefania Bortoli, nel suo andare, tra i tempi della vita, le sue presenze-assenze e i respiri della Natura. Ci dice anche senza reticenze dove e quando trovarla:

«Tra la realtà umana

e il mondo vegetale-animale

vivo il presente».

Da Memoria e Natura di Alfredo Rienzi

Dalla silloge

Da III - CONFINI D’ACQUE E ISOLE 

Nella notte tropicale 
I.
Case colorate – finestre senza vetri.
All’interno della casa amarilla scroscia,
batte tamburi la pioggia.
Penetrano l’odore resistente del fogliame
il rumore della vita animale della foresta
le tracce olfattive nelle narici.
In questa notte illune i sensi e la terra
si rigenerano nel giardino tropicale. 
II.
Frammenti di corteccia – semi – petali sgualciti
foglie umide 
lungo interminabili linee di scudi
trasportate come piccole corazze –
Tracciano cammini le formiche rosse infaticabili –
l’operosità della natura che mai s’arresta. 
La presenza invisibile degli uccelli 
che si sfiorano.
III.
Verso l’alba arriva l’urlo acuto 
ancestrale 
vibra nelle orecchie l’urlo da lupo, 
rimbalza tra i rami 
facendo oscillare la foresta di bambù.
Alle cinque del mattino 
senza esitazione – puntuale
ruggisce il Mono Congo 
Questa mattina la scimmia urlatrice 
non riceve risposta. 
È come scendere nella totalità dell’ombra.
IV.
Appeso sulla cima dell’eucalipto
c’è un bradipo piede lento. 
Vive nascosto nell’intricata vegetazione verde scura. 
Mimetizzato nei verdi riflessi del mantello dorme,
dorme con gli occhi aperti – e osserva le cose
con la testa capovolta. L’albero è la sua casa solitaria 
lasciata in dono da sua madre quand’era piccolo.
Per avere durevolmente cura di lui 
e renderlo più solitario e libero.


Nota
«bradipo piede lento»: comp. di bradi e del gr. podós ‘piede’; prop. dal piede lento.